Mondo PD/S - Starbirds

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Concepito nel 1993 da Sam Jordan (il futuro sviluppatore della ppc.library e dell'emulatore 68K per schede PPC), Starbirds doveva essere inizialmente distribuito attraverso i normali canali commerciali, ma una serie di inopportuni imprevisti, tra i quali il dilatamento del tempo di programmazione (durato ben tre anni!) e il progressivo disinteressamento dell'utenza nei confronti degli sparatutto (affermazione discutibile), hanno costretto l'autore a "correggere il tiro" e ad inserire questo gioco nel circuito del pubblico dominio.
Sinceramente, crediamo che la motivazione principale di questa scelta sia imputabile alla qualità stessa del prodotto: ogni singolo elemento in Starbirds trasuda pressappochismo, i fondali fanno letteralmente ribrezzo, le musiche sembra siano state composte da qualcuno con gravi problemi d'udito, le armi sono a dir poco ridicole e lo scorrimento multidirezionale (anche su macchine veloci) lascia molto a desiderare.

Chiudere un occhio su siffatte sconcezze potrebbe anche essere giustificabile, se la giocabilità risultasse perlomeno sufficiente; invece, anche da questo punto di vista, Starbirds gronda acqua da tutte le parti: la navicella è lenta (ma comunque abbastanza governabile), i livelli sono mal strutturati, la routine che gestisce le collisioni ogni tanto si addormenta e gli schemi d'attacco delle astronavi nemiche risultano fin troppo prevedibili. Inoltre, la qualità grafica degli sprite è generalmente pessima e la maggior parte di essi, compresi alcuni guardiani di fine livello, è composta da un unico, misero fotogramma.

Per un computer in grado di gestire un codice complesso come quello di Mega Typhoon, Starbirds rappresenta un vero e proprio insulto: dare quindi la colpa a presunte limitazioni della macchina, è solo un patetico tentativo di celare, vigliaccamente, una scarsa capacità di programmazione.

Piccole chicche finali: il gioco non può essere installato su hard disk (meglio così) e deve essere necessariamente scaricato dal sito della Haage & Partner: evidentemente, Aminet è stato ritenuto indegno di ospitare un prodotto di cotanta qualità.

Globale: 50%
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MAX1200

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