AMIGAzette: viva la concorrenza!
Una nuova rivista on-line a cura dell'AGI Puglia
Luglio 1999

Creare una nuova rivista dal nulla, magari col proposito di superare le riviste esistenti, è una di quelle idee tanto sconsiderate quanto affascinanti... Lo so bene, perché anch'io un anno fa ebbi la stessa pazza idea. Una voce in più per Amiga è certo un bene, e poi si sa che la ''concorrenza'' costituisce un tremendo stimolo al miglioramento...
Spero che la strada di questi coraggiosi ragazzi sia costellata di successi e soddisfazioni.

Petty


CHI È AMEDEO MILELLA?

Petty: Salve Amedeo, mi dicono dalla regia che nelle tue vene scorre sangue pugliese... :) Un ottimo inizio per parlare di te!
Amedeo: Ciao Paolo, rimango sempre abbastanza imbarazzato davanti ad una domanda di cosi' ampio respiro: mi sembra di stare ad un esame con il prof. che ti chiede un argomento a piacere e tu non sai da dove cominciare.
Comunque, sono nato a Palese, un piccolo centro alle porte di Bari. Non sono rimasto molto da quelle parti, pero', perche' mio padre, funzionario di banca, ha girato un po la penisola. Quindi ho vissuto a Foggia, R. Calabria, Catania, Acireale, Palermo ed infine, quando mio padre e' andato in pensione, siamo ritornati nella terra natia. Sono studente di medicina all'universita' di Bari e spero di diventare un bravo anestesista rianimatore. Per quel che riguarda gli hobby, mi diletto con la mia inseparabile chitarra, mi piace fare ritratti a matita ai miei due Husky, curare il mio gingko bonsai, mettere a posto il mio acquario, programmare con il mio A1200 e qualche altra cosina. Faccio molto sport: dal calcio al tennis, dal pattinaggio al nuoto, sono un vero 'mostro' a ping pong, anzi per chi mi volesse sfidare sono sempre a disposizione ;).


Petty: ''Sempre curvo davanti a quel coso, finirai che perdi la vista...'' Beh, AmiWorld ti da' la possibilità di spiegare a mamma la nascita e il vero significato della tua passione per Amiga.
Amedeo: Il primo incontro risale oramai a qualche annetto fa. Il tutto e' cominciato in casa di mio cugino che acquisto' un A500 ad una di quelle trasmissioni televisive dove tra pentole e biciclette ti mettevano dentro anche un comp: per 'giocare ai giochini', diceva la pubblicita'. Comunque accortomi della cosa ho frequentato per un paio di settimane la stanza di mio cugino che mi ha introdotto alle meraviglie del Workbench 1.3. Cosi' un giorno sono ritornato a casa, ho messo insieme i pezzi del mio amato wind surf e l'ho venduto.
Con le 800mila lire guadagnate mi sono recato nel piu' vicino negozio a Bari e mi sono portato a casa il mio bel A1200 fiammante (senza HD).
Da allora e' stato un susseguirsi di emozioni e di guai per il mio scarno portafogli, fino ad oggi ed a questo nuovo progetto.


Petty: Non sai come si lamenta il mio, di portafogli. Secondo te è possibile che la propria realtà locale influenzi la scelta e l'utilizzo di un computer? La tua natura di Pugliese ha influenzato il tuo rapporto con Amiga?
Amedeo: Non credo si possa porre il problema in questi termini: magari il luogo e la cultura del paese dove sei cresciuto influenza il tuo carattere, ma, almeno per quel che mi riguarda, avendo viaggiato parecchio proprio nelle prime fasi della mia vita, non mi sento mai sempre e solo un pugliese, come dire non sono proprio D.O.C.!
Quindi vedo sotto un'altra luce la questione. Comunque, sono fermamente convinto che siano le esperienze e le relazioni con la gente che formano una persona. In ogni caso credo che le scelte che ti portano ad imboccare una strada piuttosto che un'altra siano delle cose cosi' imperscrutabili da non poter assolutamente capirle con la ragione: nessuno di voi ha visto 'Sliding Doors'???
Meditate gente, meditate....


.
COS'È AMIGAZETTE?

Petty: Per non decadere nel filosofico, parliamo di AMIGAzette. Perché creare una nuova rivista WEB? Cosa vi spinge a creare una nuova rivista piuttosto che contribuire a migliorare quelle esistenti?
Amedeo: Le motivazioni credo siano sempre le stesse per tutti: voglia di creare qualcosa di personale, consapevolezza (del tutto inattendibile) di saper fare le cose meglio degli altri (almeno ci proviamo), l'assurda sicurezza di conoscere argomenti che gli altri si sognerebbero di sapere e cosi' via.
Come vedi, edonismo, narcisismo ed egocentrismo ai livelli piu' alti ;)


Petty: Ammetto di comprenderti alla grande! Cosa differenzierà AMIGAzette dalle altre iniziative editoriali?
Amedeo: A questo punto lascio la parola anche agli altri componenti della redazione di AMIGAzette.

Francesco De Napoli: Principalmente il formato, studiato per consentire una rapida consultazione sia online che offline, agevolata dal comodo file di installazione per i sistemi Amiga, che ci consentirà, anche, di sostituire, all'occorrenza, gli articoli con qualche errore, senza obbligare il lettore ad effettuare il download dell'intero numero. Abbiamo volutamente scelto una veste, forse un po' troppo spoglia graficamente, ma che consentisse rapidità di download dei vari articoli, ed abbiamo privilegiato principalmente il contenuto degli stessi, cercando di spaziare il più possibile per fornire una rivista General Purpose; man mano che il nostro staff si arricchirà di nuove collaborazioni allargheremo l'offerta.


Petty: Articoli sulle differenze intrinseche tra programmazione strutturata e OOP, digressioni storiche sulla crittazione da Napoleone in poi conferiscono ad AMIGAzette un interessante sfumatura accademica... Perché questa scelta?
Roberto Ragusa: Perché la maggior parte dei redattori studia Informatica o Ingegneria Elettronica, e constata quotidianamente che perfino in quegli ambienti certi temi sono ignorati o sottovalutati o considerati in maniera non corretta (esempio: crittografia).

Francesco: Molti di noi si sono avvicinati all'Amiga, perché appassionati di Informatica, e spesso le prime esperienze sono avvenute sul mitico Commodore 64, negli anni in cui usare il computer voleva dire conoscerlo, e non solo caricare IE o Mozilla a seconda della moda del momento o giocare a Doom e tutti i suoi cloni.
Le riviste di informatica del tempo parlavano di algoritmi di riordino, frattali, o quant'altro servisse per divertirsi e spremere al meglio la propria macchinetta. Oggi la situazione si è completamente ribaltata, le riviste sono belle patinate, oserei dire quasi multimediali, continuando nell'uso improprio dei termini informatici, e rivolte ad un pubblico, che neanche lontanamente immagina cosa si possa fare con il proprio computer oltre chattare o giocare agli ormai omnipresenti giochi 3D.
Il lettore medio è del tutto impreparato, e non sa come muovere i primi passi, e ci sembra che ci sia tutto l'interesse a mantenerlo in questo stato, anzi le maggiori testate fanno a gara per disinformare, e spingere i propri lettori tra le braccia del maggior inserzionista del momento. Le riviste che potremmo definire Politically Correct sono un'esigua minoranza, e man mano chiudono semplicemente perché hanno il coraggio, o forse l'incoscienza, di parlar male dei prodotti recensiti, quando questi non rispettano i canoni minimi di qualità ed affidabilità, e così perdono gli inserzionisti, più interessati a vendere qualunque cosa sia vendibile, piuttosto che a progettare qualcosa di cui esseri fieri, e che lasci un segno indelebile.
Spesso mi piange il cuore quando in entro in un negozio ed assisto alla vendita di un PC, quasi sempre per scopo ludico, e la memoria corre inevitabilmente agli albori, quando calcolatori grossi come un 4 vani, e dotati di una memoria di alcune centinaia di parole, venivano usati per far girare programmi di Intelligenza Artificiale, o di calcoli balistici.
Oggi invece sembra naturale che creando dal nulla un documento con un wordprocessor, e salvandolo, senza avervi scritto nulla, il file occupi una ventina di KB, quasi sempre pattume pubblicitario della ditta che lo ha realizzato, che non verrà letto mai da nessuno; ormai quasi nessuno sa utilizzare un editor esadecimale, o si prende la briga di fare un po' di sano ed anacronistico Reverse-Engineering.
Il nostro è stato un nostalgico tentativo di far rivivere l'Informatica della metà degli anni '80, non so quanto riuscito, ma visto il numero dei contatti letteralmente schizzati nei primissimi giorni dopo l'annuncio, e le lettere di sostegno ricevute, continueremo su questa strada, cercando di realizzare una rivista valida anche per utenti di altre piattaforme desiderosi di confrontarsi o di approfondire alcuni temi della Information Technology.
Siete avvisati, questo genere di articoli continuerà ad arricchire la nostra testata.


Petty: Beh, sicuramente si tratta di una ricchezza. La trattazione di tali tematiche fa pensare ad una rivista ad ampio spettro: che target di lettori pensate di raggiungere con gli attuali contenuti?
Francesco: Il nostro fine è quello di fornire una rivista, anche se Amiga Oriented, a tutta la comunità informatica italiana, nella speranza di far comprendere quale meravigliosa palestra per il proprio cervello sia la piattaforma Amiga, che da sempre obbliga a pensare prima di agire, fosse solo per scegliere se utilizzare la CLI o il Workbench.

Roberto Ragusa: Tutti quelli che hanno nel cervello un numero di neuroni superiore a una dozzina e che li usano per giudicare la qualità e il vero valore dell'hardware e del software attualmente esistente. Capita molto spesso, poi, che chi rientra in questa categoria abbia o abbia avuto (e apprezzato) un'Amiga.


Petty: Per essere il primo numero, avete fatto sicuramente un buon lavoro. Rimane però una certa disomogeneità tra le suddette tematiche particolari e gli articoli Amiga. Come mai? Come risolverla?
Gaetano Campagna: La questione e' semplice: AMIGAzette nasce con il libero contributo dei membri di AGI-Puglia, che e' una associazione di Amighisti ognuno con la sua individualita' e la sua capacita' o conoscenza specifica. Sarebbe stato discriminante prevaricare il lavoro di uno per favorire quello di qualcuno'altro o viceversa. Ma il rovescio della medaglia e' la disomogeneita' di tematiche: beh, ci e' sembrato un prezzo accettabile da pagare per presentarci ad un pubblico il piu' vasto possibile. :-)
Per essere piu' chiari, vorremmo che AMIGAzette venisse letta sia dall'utente esperto, sia dal neofita che non sa come configurare i programmi piu' comuni (a qualcuno potra' sembrare strano, ma di questa gente ce n'e', ed e' molta!), perche' entrambi sapranno che su AMIGAzette c'e' un articolo utile.
Vorremmo un maggiore contatto con il pubblico, una vera e propria pagina della posta per rispondere alle domande con le nostre esperienze. Vorremmo meno freddezza in un ambito (quello giornalistico) che e' freddo per definizione. Solo una volta definite queste variabili e quando conosceremo il nostro pubblico sara' plausibile stabilire una uniformita' di tematiche e magari la definizione di rubriche fisse. Attualmente siamo solo al primo numero! E' troppo presto... :-)


.
AGI PUGLIA

Petty: A volte per non essere freddi si arrischiano digressioni sulle capacitò oratorie della cugina della moglie, decadendo nella amatorialità. Solo alcuni rinomati giornalisti hanno trovato la giusta via di mezzo.

Cambiando argomento, quali azioni di supporto ad Amy compie AGI Puglia?

Francesco: Sabotaggio dei PC :)

Amedeo: Rientriamo nel grande progetto AGI, anche se con le nostre riserve e punti di vista personali. Quindi pieno supporto a chi ci chiede un'aiuto, un consiglio o quant'altro nel campo Amiga. Cerchiamo di supportare al massimo questa nostra meravigliosa piattaforma dandoci da fare li' dove e' richiesto il nostro intervento ed in verita' devo dire anche dove non e' richiesto ;). Ci facciamo notare alle varie fiere che si organizzano nelle nostre citta', e dovunque ci sia la possibilita' di far vedere un'Amiga in azione.


.
RIGUARDO AD AMIGA

Petty: Sradicato il culto della famiglia, eliminato il nazionalismo, svuotato il significato anticonformista dei concerti alla Woodstock, esiste nella società moderna un grave problema di identità. Chiusa la stagione delle firme e del cellulare, passata la moda dell'Hip Hop, resta (come sempre) la passione per Amiga.
Perché?
Amedeo: Piu' che passione io la considero una fede vera e propria. Ognuno naturalmente avra' le proprie ragioni. La cosa puo' essere vista da diversi punti di vista naturalmente, ma credo che cio' che ci accomuna tutti sia la fede verso questa splendida macchina che dopo piu' di 10 anni dalla sua uscita sa dare ancora soddisfazioni a molti di noi. Mi meraviglia sempre (oppure non mi meraviglia affatto, dipende da che angolatura si vuole guardare il problema) leggere su riviste specializzate interviste a questa o quella casa produttrice di software/hardware e trovare scritto: 'abbiamo spremuto il massimo dalle potenzialita' di questa macchina ...' dopo piu' di 10 anni senza aggiornamenti siamo arrivati solo ora a spremerne il massimo delle possibilita'???? Meditate gente!


.
VARIE

Petty: Io invece sto cercando spremere al massimo dai miei collaboratori! Pensa che faccio collaborare pure le ragazze e le sorelle... ;) Posso chiederti cosa pensi di AmiWorld? Sai, il giudizio di un collega mi sta molto a cuore.
Amedeo: Cosa potrei dire piu' di quello che si dice in giro. Seguo sempre molto attentamente la tua rivista perche' ci trovo tutto cio' di cui ho bisogno per il mio Amiga e la mia curiosita'. Mi piace molto la grafica e la disposizione che avete adottato, il che mi rende piacevole e facile navigare all'interno di AmiWorld.
La sezione 'Recensioni' e' la mia preferita ed e' la prima che spulcio ad ogni nuova uscita (dal prossimo numero lo diventera' anche la sezione interviste ;). Trovo che trattiate tutti gli argomenti in modo esaustivo e soprattutto obiettivo, cosa che ai miei occhi non deve assolutamente mancare in una rivista che si rispetti: e' la prima cosa che cerco quando mi trovo davanti ad un prodotto del genere e se, a parer mio, dovesse mancare questo requisito da un sito, in senso lato, che visito, e' raro che mi interessi nuovamente. (UrKa! ndPetty ;)
Senza ombra di dubbio considero AmiWorld la prima rivista telematica in campo Amiga in Italia e, forse, ci si potrebbe spingere anche oltre i confini (almeno te lo auguro). (Inki! ndPetty)
Poi l'accoppiata con i CD della serie AmyResource trovo che sia stata un tocco di genio. Molto spesso mi sorprendo a dare un'occhiata prima al mirror di AmiWorld e poi, dopo essermi saziato, do un'occhiata anche ad AmyMagazine (diciamolo sotto voce pero'. Non me ne voglia a male l'amico Luca Danelon). (Avvistato un Petty orbitante intorno alla luna... ndPetty;)
Magari un appuntino lo potrei fare sull'assenza di tutorial approfonditi su programmi di interesse generale (come quello che mi sto proponendo di fare su AMIGAzette per quel che riguarda SuperJAM! e qualche altra cosina che scoprirete presto sulla nostra rivista: a me piace molto il lato produttivo della nostra macchina!), comunque sono piccole spigolature che non inficiano il mio giudizio piu' che positivo sul vostro lavoro.


Petty: Azzo, ci avete fatto la agiografia!! Nemmeno il Baffo ci sarebbe riuscito così bene!! ;)
Prima di mandare la pubblicità, rimangono 45 secondi: vuoi dire qualcosa al tuo pubblico?
Amedeo: Vorrei ringraziarti di cuore, a nome di AMIGAzette e mio in particolare, per la possibilita' che ci hai dato di far conoscere questa nostra iniziativa ad un vasto pubblico con questa piacevole chiacchierata tramite la tua bella rivista.
Come pensierino della notte, prima di addormentarmi, vorrei solo che le nostre speranze, come amighisti, siano anche quelle di chi sta li su... no non intendo proprio su ma mi accontento dalle parti di Gateway: i soldi sono importanti, e' inutile negarlo, fanno girare il mondo, ma il cuore che noi amighisti abbiamo messo nelle nostre macchine va al di la' di una pura questione economica: siamo, e resteremo, un vero mito per la comunita' informatica mondiale, e sono sicuro che il rilancio della nostra piattaforma prendera' parecchia gente alla sprovvista... e poi sorrideremo sotto i baffi vedendo gli altri smanettare inutilmente con la nostra Shell, tra i nostri cassetti. Allora ci sara' davvero bisogno di riviste come AmiWorld o AMIGAzette ;)


Petty: Grazie mille per questo colloquio.
Amedeo: Grazie a te ed ai tuoi lettori, e vi auguriamo di cuore tutto il bene del mondo... Amiga!


L'indirizzo di AMIGAzette è: http://go.fast.to/AMIGAzette
L'indirizzo di AGI Puglia è: http://go.fast.to/agipuglia
L'indirizzo di AGI è: http://www.amyresource.it/AGI/

AMIGAzette info: Amedeo Milella (a.milella@teseo.it)


Torna alla Home Page di AMiWoRLD


Copyright AMiWoRLD
Contact:
paulpetty@iname.com
[Made On Amiga]