$pic=e_viaggi\e_2btxt.jpg $pos=445,50 $normalcolor=0,0,0 $textleft=5 $fontname=Arial $fontsize=10 $bold=-1 $cursornorm=7 $CursorLink=4 $QuitOnChange $autowrap $bold=-1 HERMAN HESSE DALL'INDIA Oscar Mondadori Oltre agli appunti relativi al viaggio intrapreso nel continente indiano tra il settembre e il dicembre 1911, questo volume comprende anche i più importanti testi saggistici e narrativi di Hesse che prendono in considerazione temi indiani. $bold=-1 Documento umano, psicologico e culturale di notevole valore, questi scritti sono la testimonianza di un interesse del resto assai vivo e diffuso nel mondo intellettuale europeo a cavallo del secolo scorso, di cui già Schopenhauer era stato fine e sensibile interprete. $bold=-1 Anche per Hesse, dunque, l'india (di fatto il viaggio si sarebbe limitato alle prime tappe a Ceylon, Sumatra e in Indonesia) divenne meta di un emblematico pellegrinaggio: tentativo di fuga dalle angustie del presente, da un vincolo familiare divenuto oppressivo, ma anche e soprattutto ritorno alle proprie radici, alla lontana culla di civiltà che elargisce vivificante rigenerazione. $bold=-1 In tal modo, nell'elaborazione letteraria l'india perderà sempre di più la sua connotazione geografica per trasformarsi nell'agiografia della leggenda, intesa come ricerca universale d'identità e completezza, sublimata nel tema della santità e trasfigurata in un mito spirituale, che avrebbe poi trovato espressione in opere come Síddharta, Pellegrinaggio in Oriente, Il giuoco delle perle di vetro. $bold=-1 Come ebbe a dire lo stesso Hesse: "L'Oriente non era soltanto un paese o una dimensione geografica, ma era la casa e la gioventù dell'anima, era dovunque e in ogni luogo, era l'unione di ogni tempo".