$pic=a_cinema\a_4txt1.jpg $pos=130,84 $normalcolor=#0 $textleft=0 $fontname=arial $bold=-1 $fontsize=10 $cursornorm=7 $CursorLink=4 $QuitOnChange $autowrap $FontSize=15 CURIOSITA' $bold=-1 $fontsize=11 $bold=-1 Quello che è forse uno dei più bei film di Spike Lee (almeno negli ultimi anni), ha incontrato seri problemi: prima di tutto lo stesso regista voleva tornare alle atmosfere dei suoi primi film, soprattutto a "Fai la cosa giusta", unendole ai suoi ricordi degli anni Settanta e al clima di follia generale che aveva accompagnato quell'estate '77. Poi c'è stato l'intervento della famiglia di una delle ragazze uccise: tra i set del film c'era anche il Throgs Neck Country Club nel Bronx, dove la figlia era stata uccisa e questo li faceva sentire usati a fini pubblicitari. La questione è rientrata quando Lee, su consiglio della distributrice Disney, ha promesso che non avrebbe girato nello stesso luogo dell'omicidio. Il regista si è documentato accuratamente: i titoli di testa e di coda richiamano articoli dell'epoca e le lettere che Berkovitz mandò al giornalista Jimmy Breslin. Conseguenza, forse indiretta, di tutto ciò il fatto che "Summer of Sam" sia stato presentato all'ultimo Festival di Cannes, ma in una sezione collaterale. $bold=-1 Per la scena in cui John Leguizamo e sua moglie Mira Sorvino partecipano a un'orgia con 15 altre coppie nell'ormai chiuso Plato's Retreat, famoso sexy club dell'epoca, il film negli Usa rischia il divieto ai minori.